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Ginkgo biloba
Neuropatie periferiche: stop al dolore con la L-acetilcarnitina
Chi l'ha provato lo sa: il dolore neuropatico può essere invalidante. Contro astenia, disturbi dell'equilibrio, ridotta sensibilità del tatto, spilli, fitte e formicolii, la L-acetilcarnitina ha dimostrato di indurre benefici analgesici. Ecco perché.
Dolore neuropatico: un aiuto dalla L-acetilcarnitina
Molecola ben nota da tempo per indurre effetti neuroprotettivi e neurotrofici, la L-acetilcarnitina (LAC) viene utilizzata per i suoi benefici analgesici sul sistema nervoso centrale e periferico. Rappresenta quindi un valido aiuto per contrastare il dolore neuropatico.
Sindrome del tunnel carpale: un aiuto dalla L-acetilcarnitina
La L-acetilcarnitina ha dimostrato di poter essere molto utile nella sindrome del tunnel carpale di grado lieve o moderato. Può quindi essere considerata una valida opzione terapeutica in questa patologia, così come nelle altre neuropatie periferiche, nel declino cognitivo lieve e nelle alterazioni malinconiche del tono dell’umore.
Il legame tra dolore e salute mentale
Il dolore da moderato a severo può rappresentare un importante fattore di rischio per i disturbi mentali comuni. Si tratta di una scoperta importante che apre la porta alla consapevolezza che i programmi di gestione del dolore possano servire anche come programma preventivo per i disturbi mentali.
Il cervello sviluppa nuove cellule anche in tarda età
Il detto “non è mai troppo tardi” non è mai stato così vero come oggi: si è dimostrato che, in una persona sana, anche negli “anta” la mente continua a elaborare gli stimoli e ad accrescersi, se opportunamente stimolata. Un recente studio infatti apre le porte a nuove possibilità.
Demenza senile: una priorità mondiale di salute pubblica
La demenza senile è in forte crescita nel mondo, e affligge 46,8milioni di persone, cifra destinata a raddoppiare nel 2030, e triplicare nel 2050. In questo scenario internazionale la situazione italiana pare particolarmente allarmante, e le proiezioni per il futuro incrementano la preoccupazione.
Demenza e caregiver: una malattia di famiglia
Circa 3 milioni di italiani sono direttamente o indirettamente coinvolti nell’assistenza dei loro cari con demenza, una patologia che a tutti gli effetti può essere considerata familiare. L’impatto del carico assistenziale su di loro è notevole, sia in termini di salute fisica e psicologica.
Impatto della demenza sui costi
Se la spesa globale per la demenza fosse un Paese, sarebbe la diciottesima più grande economia del mondo, superiore ai valori di mercato di aziende come Apple e Google. Eppure ci sono comportamenti e abitudini che potrebbero diminuire il rischio di ammalarsi e/o agire contro il declino cognitivo.